cardboard box (eugene chadbourne)
scatola di cartone

una scatola di cartone sul ripiano alto nell'armadio con dentro ricordi scampati all'inferno
un uomo coi baffi guida una parata, sventolano bandiere e stendardi
e mia madre mi raccontò che tutto ebbe inizio proprio così
il nonno andò alla finestra imbracciando un fucile
una scatola di cartone sul tappeto del salotto con dentro dei ricordi divenuti giochi di bambini
uniformi colorate che non potranno farmi del male, sono così belle
magari le avessimo avute quando giocavamo alla guerra
e mia madre mi raccontò proprio quello che tutti pensavano
la nonna corse alla finestra e gli strappò il fucile dalle mani
non so cos'è successo a quella scatola di cartone
ma guardati attorno
sembra quasi che tutti si stia a cagare nella stessa scatola di cartone
scatola di cartone, sapevo dove la tenevano nascosta
i miei amichetti ridevano, mamma piangeva
todd lo spilungone diceva: che forte questo carrarmato! davvero bellissimo!
e mia madre mi raccontò poi proprio quello che tutti pensavano
se il nonno avesse premuto il grilletto sarebbe forse servito a qualcosa?

there but for fortune (phil ochs)
proprio così per caso

mostratemi una prigione
mostratemi un carcere
mostratemi un prigioniero dalla faccia sempre più pallida
ed io vi mostrerò un giovane con molte ragioni dalla sua parte
e proprio così per caso potremmo finire anche tu ed io
mostratemi un vicolo
mostratemi un treno
mostratemi un vagabondo che dorme sotto la pioggia
ed io vi mostrerò un giovane con molte ragioni dalla sua parte
e proprio così per caso potremmo finire anche tu ed io
mostratemi il whiskey che macchia il pavimento
mostratemi un ubriaco che inciampa e cade a terra
ed io vi mostrerò un giovane con molte ragioni dalla sua parte
e proprio così per caso potremmo finire anche tu ed io
mostratemi un paese bombardato
mostratemi le rovine delle alte case
ed io vi mostrerò un paese giovane con molte ragioni dalla sua parte
e proprio così per caso potremmo finire anche tu ed io

another country (phil ochs)
un altro paese

con un fucile prese la mira ed un uomo cadde a terra
tentò di rialzarsi, ma tutti lo tennero giù
erano tempi terribili, quando le pallottole bucavano l'aria
lo so, non può essere successo qui
dev'essere stato in un altro paese
dev'essere stato da un'altra parte
non può succedere negli stati uniti d’america
noi non trattiamo così i nostri ragazzi
un lavoratore immigrato che suda sotto il sole cocente
è in ginocchio ormai, ma il suo lavoro non finisce mai
implora che qualcuno lo ascolti ma nessuno gli dà retta
un uomo lavora sodo e guadagna un buon stipendio
ma viene licenziato perché crede nelle cose sbagliate
perché non ha le stesse idee che hanno tutti gli altri
e un uomo è mandato in prigione ad attendere la morte
per anni tenta di cambiare la sua vita
tenta per anni ed anni
e, anche se la cambia deve comunque morire sulla sedia elettrica
lo so, non può succedere qui
dev'essere stato in un altro paese
dev'essere stato da un'altra parte
non può succedere negli stati uniti d’america
noi non trattiamo così i nostri ragazzi

jimmy’s road (willie nelson)
la strada di jimmy

ecco la strada di jimmy, dove jimmy giocava
ed ecco il prato di jimmy, dove jimmy amava stendersi
ecco l'albero di jimmy dove gli piaceva arrampicarsi
jimmy andò alla guerra e qualche cosa gli fece cambiare idea
ecco il campo di battaglia dove jimmy ha imparato ad uccidere
adesso jimmy ha un lavoro, e lo fa bene, proprio bene
ecco la tomba di jimmy, ecco dove giace il suo corpo
e ogni volta che un soldato cade
anche il corpo di jimmy muore

oil of hate (eugene chadbourne)
benzina d'odio

con l'oil of olay mantieni la pelle fresca tutto il giorno
e c’è l'olio di mandorle: tienilo al fresco o si deteriora
l'olio di arachidi fa venire le palpitazioni
ma è del tutto sano in confronto alla benzina d'odio
benzina d'odio, non preoccuparti per il pieno
da quando sei nato fino alla tua morte vorrai farne a meno
ma ci sarà sempre qualcuno a ricordarti della spia della riserva
non quella dell'automobile, o per mandare i razzi sulle stelle
ma della benzina che manda avanti la nostra vita
neri come la pece in lotta per il corteggiamento
soil man, togli la “i” e mettici una “u”
ed ottieni l'unica anima che prega per la morte di un'altra
benzina d'odio, non preoccuparti di fare il pieno
da quando sei nato fino alla tua morte vorrai farne a meno
ma ci sarà qualcuno sempre che ti riempirà il serbatoio quando sei in riserva
abbiamo visto gli orrori del genocidio
la disperazione tra moglie e marito
l'amico che si volta dall'altra parte e ferisce come una freccia avvelenata
un'atmosfera così rabbiosa non può che farci salivare
in attesa che scorra calda la benzina d'odio

people with too much (eugene chadbourne)
quelli che hanno troppo

la ragazza che aveva troppo venne a chiedere di più
sono la sguattera che ha fatto le pulizie il giorno che se ne sono andati via
e ho sbattuto la faccia su cos’era che non andava
fratello, c’erano anelli abbastanza per riempire mani di re
tante collane proprio come corde di un’arpa d’oro
un uomo le stava gettando via
non fece segno di fermarsi, poteva proprio farlo
è un ragazzino che ha troppo, come tutti i suoi amici
dollari che comprano giocattoli costruiti in paesi lontani da gente che mangia i nostri avanzi
i loro figli comprano i nostri contratti con la fame e la paura
la mia strada è sempre stata sporca e polverosa ma oggi sono arrivati immensi tesori
deve aver significato qualcosa nel passato ma oggi è tutto gettato via
adesso sono usciti a comprare dell’altra roba
getteremo via anche te
attento a non farti toccare da noi
siamo quelli che hanno troppo
quelli che hanno troppo

the big muddy (pete seeger)
nel fango

era il 1942, stavo in un buon plotone in addestramento in louisiana
era una notte illuminata dalla luna e il capitano ci ordinò di guadare un fiume
è cominciato tutto da lì
eravamo nel fango fino alle ginocchia ma quel pazzo ci ordinò di andare avanti
il sergente chiese: signore, siete sicuro che questo sia il modo migliore per ritornare alla base?
sergente, va’ avanti: ho attraversato questo fiume circa un miglio più sopra
sarà un po’ umido ma tu insisti comunque, saremo presto all’asciutto
eravamo nel fango fino alla cintola ma quel pazzo ci ordinò di andare avanti
il sergente disse: signore, con l’equipaggiamento addosso nessun uomo sarà in grado di nuotare
sergente, non essere nervoso - rispose il capitano - serve solo un po’ di determinazione
uomini, seguitemi: andrò io in testa al gruppo
eravamo nel fango fino al collo ma quel pazzo ci ordinò di andare avanti
improvvisamente la luna scomparve dietro le nuvole e sentimmo un grido soffocato
pochi secondi dopo galleggiava l’elmetto del capitano: era tutto quel che era rimasto di lui
il sergente disse: torniamo indietro uomini, prendo io il comando
e riuscimmo a liberarci dal fango, ma il capitano era morto
ci spogliammo e ci tuffammo nel fiume
trovammo il suo corpo imprigionato tra la sabbia del fondo
penso che non sapesse che l’acqua lì era profonda
eravamo a circa un miglio da una confluenza che aveva alimentato il fango
siamo stati fortunati a sfuggire a quella trappola quando quel pazzo ci ordinò di andare avanti
non voglio fare adesso alcuna morale, lascerò a voi il compito di trovarla
forse voi state ancora camminando, state ancora parlando
e vi fa piacere restare in buona salute
ma ogni volta che leggo i giornali provo ancora quella vecchia sensazione
siamo nel fango fino alla cintola e c’è un pazzo che ci ordina di andare avanti
siamo nel fango fino alla cintola e c’è un pazzo che ci ordina di andare avanti
fino alla cintola, fino al collo: anche i più alti di statura saranno presto sommersi
ma c’è un pazzo che ci ordina di andare avanti

neurologically impaired leaders (eugene chadbourne)
leaders sballati

come possiamo proteggerci dalla catastrofe causata dai nostri leaders sballati?
quando il presidente degli stati uniti non ricorda ciò che ha sentito e visto, mi sembrano seri sintomi del morbo di alzheimer
c’erano una volta la repubblica di weimar e il vecchissimo von hindenburg, un politico corrotto che spianò la strada ad hitler
e un vecchio tremolante in polonia, di nome joseph pilsudski, che disse a hitler: vieni pure, ti offro il mio paese...
il maresciallo francese philippe petin aveva novantanove anni quando vendette il suo paese ai nazisti per un po’ di pane e burro
woodrow wilson, povero caro, a versailles nel 1919
crisi epilettiche, ipertensione, encefalite: un minorato mentale
il nostro presidente franklin d. stava così male che era cieco ...oh, peggio del watergate: si dice “vegetare"
il cuore di eisenhower non funzionava a dovere e nemmeno quello del vicepresidente richard nixon, quello che è adesso al comando…
i medici della casa bianca convocarono una conferenza stampa
un’altra bugia che verrà scoperta solo al momento opportuno
per destituire un presidente serve un'autorizzazione
ma la commissione presidenziale può invece chiedere il prepensionamento per rottamazione
non possiamo continuare a ripetere i disastri della storia
come ci si può proteggere dai politici sballati?

johnny cash in the phillipines (eugene chadbourne, johnny cash)
johnny cash alle filippine

marcos era vecchio e malato
gli riusciva a malapena di arrivare al cesso
per tutta una vita tenne in mano il potere
un povero vecchietto che faceva fatica a pisciare
gli stati uniti d’america vogliono mantenere lì le basi della marina militare
perché costerebbe troppo la manutenzione delle navi altrove
è manodopera filippina a basso basso basso costo
la moglie di marcos era una gran troia
quando lui morì le sue uniche preoccupazioni furono:
ma adesso continueranno a fabbricare i jeans levi’s?
e continueranno a succhiare il cazzo ai marines?
la c. i. a. istigò la rivolta
riuscivano sempre a scuotere le cose proprio come un bambino con un sonaglio
è manodopera filippina a basso basso basso costo
corazon aquino, così piccola e carina
ma è george bush che la tiene in pugno
la costringe a camminare su di un filo sospeso
presto la farà cadere in un cerchio di fuoco
sono caduto in un cerchio di fuoco
sempre più giù tra le fiamme
è manodopera filippina a basso basso basso costo

der fuehrer’s face (oliver wallace, eugene chadbourne)
la faccia del fuehrer

quando il fuhrer dice: noi siamo la razza superiore
io saluto così… dritto in faccia al fuehrer!
non amare il fuehrer è una brutta cosa
e io saluto così… dritto in faccia al fuehrer!
quando herr weinberger dice: abbiamo in pugno il mondo e lo spazio
io saluto così… dritto in faccia a herr weinberger!
quando herr schulz dice: non oseranno mai bombardare questo posto
io saluto così… in faccia a herr schulz!
questa non è la fine della guerra
no, è solo la fine dei poveri
non diteci che la vita è bella
ce ne andremmo da qui se solo potessimo farlo
metteremo il mondo in ordine
il mondo di heil hitler in ordine
e tutti ameranno la faccia del fuehrer
quando metteremo il mondo in disordine…

bricks of gold (eugene chadbourne)
mattoni d’oro

ho in pugno una manciata di spiccioli, che conforto
la terra da cui provengono non vale niente
se potessi cagare dei mattoncini d’oro
questa baracca monolocale non sarebbe così fredda
i soldi ti danno quel letto caldo di notte
ora ti serve qualcosa di più se vuoi che non buttino giù la tua baracca pericolante
se si potessero cagare dei mattoncini d’oro
oh, non sarebbe un’idea?
ti puliscono il culo con una banconota da un peso
la carta igienica americana costa molto di più
cambieranno colore alla merda, la faranno diventare viola
proprio come i tuoi calzini
per renderla più difficile da fotocopiare
il presidente caga dei mattoncini d’oro
medicina per i malati, cibo e riparo dal freddo
la gente stampa i propri soldi e li nasconde nel berretto
caso mai tutto si trasformi in una colossale stronzata
la gallina che caga merda d’oro invece che uova
verrà bloccata per problemi di cambio
il proprietario protesta: è solo un altro trucco del governo
mi tocca tenermi le uova invece dei mattoncini
ultime notizie per giovani e vecchi
da adesso in poi la merda sarà d’oro

dirt (eugene chadbourne)
sporcizia

restituitemi le mie quattro isole
restituitemi i miei venti chilometri di mare
restituitemi la città santa
non ditemi che gesù è nato in galilea
guardate il sangue schizzato sulla sporcizia
come facciamo presto a farci male sulla sporcizia
in una riserva indiana
tutto solo un ragazzino vende le sue collanine
polvere rossastra alzata dagli autobus dei turisti
ogni briciola gli è stata rubata in nome della terra della libertà
sette minuti in cima a una montagna
giusto il tempo di farsi fare una foto
si chiama baker, è un macellaio
se ne va in giro a controllare la carne dei kurdi
dividi ogni nazione in paesi più piccoli
e poi ridividi questi paesi, e poi di nuovo
continua a separare
sino a renderti indipendente da te stesso
degli uomini seduti insieme in una stanza a firmare accordi
bevono caffè caldo e the
sulla collina lì fuori gli alberi si dondolano nel vento
un avvoltoio ripulisce la carcassa di un soldato

the war is over (phil ochs)
la guerra è finita

soldati silenziosi su di uno schermo intrappolati in fantasie e drogati nei sogni
attori non pagati del mistero: il regista pazzo sa bene che la libertà non rende liberi
e io che c’entro con tutto questo? io dichiaro che la guerra è finita!
cowboys di cartone sulla nuova frontiera annegano gli indiani in tinozze di birra
le truppe stanno partendo dentro a un treno di troia col sole negli occhi
ma io cerco un riparo dalla pioggia
nessuno di noi dev’essere pazzo: io dichiaro che la guerra è finita!
tutti quei bambini che giocano con le pistole gatling, madri tatuate con figli tatuati
il forte si chiederà se sono davvero così forti
ma non importa se hanno torto o ragione, l’unica cosa certa è che siamo andati troppo avanti
io dichiaro che la guerra è finita!
artisti arrabbiati che dipingono segni arrabbiati: usano le loro visioni solo per accecare chi è già cieco
giocatori avvelenati di un gioco macabro: uno è colpevole, l’altro cerca qualcuno da incolpare
scusate se mi ripeto ma io dichiaro che la guerra è finita!
pioggia di tamburi sopra ad un granello di sabbia, ritmi che scompaiono in una terra che scompare
date prova del vostro coraggio partecipando alla parata
fidatevi dei vostri leaders che non sbagliano quasi mai
hanno paura che io abbia paura… sì, ho paura che la guerra sia finita!
ma almeno si lavora, si costruiscono carrarmati ed aeroplani
e tra poco arriverà anche l’aumento così non ci lamenteremo
chi sta in testa alla marcia è impazzito, forse è un’altra guerra
questa storiella ridicola sarebbe bella ma è durata troppo
io dichiaro che la guerra è finita!
e allora fate il vostro dovere, ragazzi: servite la vostra patria che si sta suicidando
trovate una bandiera e sventolatela mentre ve ne andate via
ma prima che sia tutto finito provate a pensare che vale la pena disertare
questo paese è troppo giovane per dover morire: dichiaro che la guerra è finita!
ed i reduci con una gamba sola saluteranno l’arrivo dell’alba fischiettando marcette militari mentre scavano la terra
solo i gargoyle seduti e vestiti a lutto
la zingara che legge la fortuna me l’ha detto: siamo stati tutti ingannati
si è solo ciò in cui si crede
e io credo che la guerra sia finita!

the creator has a master plan / hum allah (pharoah sanders, leon thomas)
il creatore ha un grande piano / hum allah

c’è un posto dove risplende sempre l’arcobaleno e regnano la pace e la gioia divina
come desidero nel mio cuore che ritorni quello spirito
e piango mentre questo passa e se ne va
il creatore ha un grande piano
pace e felicità per tutti
il creatore ci chiede soltanto una cosa
pace in tutta la terra
hum allah, hey hum allah
signore della pace ascolta le nostre preghiere
suona le tue campane di pace
rendi eterno l’amore
sono già stato in questo posto
non voglio la vostra guerra di merda!

they can make it rain bombs (eugene chadbourne)
possono farci piovere addosso le bombe

possono farci piovere addosso le bombe ma non sanno far cadere la pioggia
non vogliono che cresca niente, vogliono solo causare dolore
un anno niente pomodori, l’anno dopo niente grano
è stata una stagione così arida in louisiana
che i campi di grano sono diventati neri, il cibo cadeva a terra
usi un missile solo per una volta e poi mai più
possono farci piovere addosso le bombe ma non sanno far cadere la pioggia
chi mieterà il grano per i generali del pentagono?
chi restituirà il verde ai campi che circondano la casa bianca
quando formiche e scarafaggi stabiliranno il loro dominio giù nelle fogne?

don’t happy, be worry (eugene chadbourne, based on the philosophizing of marco brecelji, koper, slovenija)
non essere felice, preoccupati

ecco una canzoncina che viene dall’istria
polizia di confine, interpol, doganieri ovunque ci si volti per pisciare
non essere felice, preoccupati
non ne sono innamorato
ma non posso dire che mi faccia schifo pensare al mio paese
sembravano luci sul mare aperto
sono invece posti di confine che separano paesi differenti
c’è solo una cosa che rende tristi i musicisti rock
un guasto al furgone prima che si inizi il giro dei concerti
ascoltate bene quel che ho detto
hon ho detto un guasto e basta: un guasto prima di partire, che gioia!
la yugoslavija era il mio paese
quello che scelgo comunque
ma adesso è tutto diverso
musulmani, cattolici, buddisti ed ebrei
vogliono tutti distruggere prima di adoperare
ascoltate bene quello che ho detto
non solo distruggere, ma distruggere prima di adoperare
che gioia!
i concerti saltati, più della metà del tour direi
l’amplificazione requisita alla frontiera
giusto tre metri più in là…

big john loved his dick (eugene chadbourne)
big john amava il suo dick

big john amava il suo dick, voleva davvero bene al suo dick
un buon amico, leale fino alla fine: richard nixon
il cuore gli si fermò a georgetown, aveva 75 anni
19 mesi di carcere per aver mentito sotto giuramento
radiato dall’albo degli avvocati
sostenitore accanito dell’inasprimento delle leggi
big john morì tra gli scandali e la vergogna
tentando di proteggere il suo amico
che razza di uomo è quello che sta dalla parte dell’amico
contro la propria amata moglie?
“...le cose potrebbero andar peggio: potrebbero costringermi
a rimanere con martha per il resto della vita!”
una battuta fatta spesso in prigione
ma martha sapeva che big john
stava coprendo i crimini di un presidente
a dick piaceva spiare le telefonate e big john tentò di legalizzarlo
dick conservava tutte le registrazioni
fu questo a metterlo nei guai, crocifisso dalla stampa
sostenitore accanito dell’inasprimento delle leggi
aggressori, ladri e dell’acido nel punch di muskie
quando li beccarono la legge si ritrovò con due codardi
nessuno dei due disse mai la verità
dick zoppicava al funerale
sostenitore accanito dell’inasprimento delle leggi
big john morì tra gli scandali e la vergogna
tentando di proteggere il suo amico

 

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