Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 14/04/2024 - 10:27

FILTRI:  Solo Donne  Solo di passaggio  Solo collaboratori dall'estero  Solo non anarchici  Solo non identificati  ultime modifiche 
Cantoni:
 AI AR AG BL BS BE FR GE JU GL GR LU NE
 NW OW SG SH SO SZ TI TG UR VS VD ZG ZH
inverti selezione cantoni     vedi sigle

AI Appenzello interno
AR Appenzello esterno
AG Argovia
BL Basilea campagna
BS Basilea città
BE Berna (anche città - capitale)
FR Friborgo (anche città)
GE Ginevra (anche città)
JU Giura
GL Glarona
GR Grigioni
LU Lucerna (anche città)
NE Neuchâtel (anche città)
NW Nidwaldo
OW Obwaldo
SG San Gallo (anche città)
SH Sciaffusa (anche città)
SO Soletta (anche città)
SZ Svitto (anche città)
TI Ticino
TG Turgovia
UR Uri
VS Vallese
VD Vaud
ZG Zugo (anche città)
ZH Zurigo (anche città)
    A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z tutto       Crea un PDF 

MANDELLI Amos Giovanni

Panettiere, tessitore, manovale



Trigolo 10.12.1873 da Angelo e Teresa Cappellotti - Si ignorano data eluogo di morte

Si fa notare come anarchico dal 1892 all'interno dell'ambiente che gravita attorno a Gori, Mauro Fraschini, Angelo Masini, ecc. e amico di Sante Caserio. Nel marzo 1893 sconta 35 giorni di carcere per violenze contro i carabinieri intervenuti a Niguarda dove, con altri compagni, arringava un gruppo di contadini incitandoli alla rivoluzione. Alla fine dello stesso anno condannato a quasi 2 anni di reclusione per furto con scasso in complicità con altri due anarchici. Uscito dal carcere è tradotto a Tremiti. Nel novembre 1896 liberato condizionalmente e ritorna a Milano. Liberato nel marzo 1900 dopo 2 anni di carcere per furto, nel 1902 partecipa alle iniziative che portano alla fondazione de Il Grido della folla, cui collabora. Diventa tessitore ed è attivo sul piano sindacale.
Denunciato come complice di un articolo su Il Grido della folla apparso nel luglio 1905, si allontana da Milano e poco dopo viene segnalato nel Canton Ticino, dove lavora in alternanza come panettiere e come manovale. Nonostante la successiva assoluzione rimane in Svizzera fino all'agosto 1907.
In seguito ritorna in Italia e viene condannato per ricettazione dall'ottobre 1908 al febbraio 1911.
Rientra in Svizzera probabilmente nel  1916 e riprende l'attività di panettiere.
Nel 1929 a causa della sua condotta politica "regolare", viene iscritto per la radiazione dallo schedario dei sovversivi. Tuttavia, nel 1933 viene iscritto nuovamente a causa di una lettera al vecchio amico e compagno Angelo Masini. L'ultimo "nulla da segnalare" della polizia fascista risale al dicembre 1941.

Libera stampa critica un art. di Mandelli Amos, allora dom. a Milano o a Berna -  nel luglio 1916 in "I panettieri del Ticino e un pontefice che predica a vanvera"

(Un Mandelli a Lichtensteig SG nel 1917 - Risv. 18.8.1917 )


FONTI:

GB // DBAI / Libera stampa, 14.7.1916 /




CRONOLOGIA: