Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 14/04/2024 - 10:27

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ZINGG Luziniano Giovanni (Luciano)

Impiegato di commercio



Kommis



Chiavenna (Sondrio) 12.9.1894 o 16.9.1895 - S'ignorano data e luogo di morte.

Allievo della Scuola complementare tecnica di Chiavenna nel 1908, nel 1912-1913 risulta segretario del Circolo Giovanile Carlo Pedretti.
Chiamato alle armi nel 1915 consegue il grado di caporale. Arrestato per rifiuto di obbedienza evade dal carcere militare di Lecco nel marzo 1917 e si rifugia in Svizzera, a Porto Ronco TI (qui risulta abbonato a "Volontà"). Denunciato per "tradimento e istigazione a delinquere" viene condannato all'ergastolo per diserzione dal Tribunale militare di Milano il 17 maggio 1918.

Verso la fine del 1918 dalla Svizzera passa in Germania e all'inizio del 1919 prende parte a Berlino all'insurrezione spartachista, facendosi notare perché, con straordinaria calma e senza emozioni spara sui soldati di Noske, che muovono all'assalto della sede del "Vorwaerts", dove Z. è asserragliato, insieme agli anarchici e socialisti Duilio Balduini, Mario Accomasso, Dario Fieramonte, Oreste Abbate e Francesco Misiano. Dopo essere arrestato, poi scarcerato, si trasferisce a Monaco, facendo parte della "guardia rossa". Dalla città bavarese invia a un compagno di fede una cartolina che firma insieme a Giacomo Tartaglino, Mario Accomasso, Giuseppe Bertozzi e Guglielmo o Luigi Maiani, dove si legge: "Saluti fraterni da cinque italiani della guardia rossa".

Nell'ottobre 1919 ritorna in Italia dopo la concessione dell'amnistia di Nitti che ha ridotto il suo ergastolo a 15 anni di reclusione con la condizionale e si ferma nella penisola fino al febbraio 1920, quando emigra in Svizzera. Nel 1921 risulta a Zurigo (abbonato al Risveglio di Ginevra).
Nel 1922 il segretario della Società democratica operaia di Chiavenna chiede al sindaco di concedere la sala sociale "per una conferenza pubblica del concittadino Luciano Zingg, in vacanza a Chiavenna per alcuni giorni, dal titolo Gustavo Landauer, il grande pensatore tedesco ".

Nei primi mesi 1923 emigra in Argentina - Mecking (oggi Leandro N. Alem) nell'alto Paranà - con Otto Schluess, Ernest Bourquin e Olga Henni, fondando in febbraio la Colonia Libertà [lettera a Armand, 21.4.1923]: ma l'esperienza sarà di breve durata: l'isolamento nella foresta vergine non è sufficiente per arrestare i tentacoli dello Stato... Il gruppetto di vagabondi, senza mezzi, nel 1924 si sposta in Messico, California, Cina... [Lettre de l'Argentine, l'endorhs 20.2.1924].

Nel 1929 è di nuovo a Zurigo [lettera a Armand 21.4.1929]. Nel novembre 1930 scrive da Zurigo a C. Vanza di Biasca per un imprecisato manoscritto.
Nel 1931 risulta registrato a Zurigo come "Zingg-Kratt Luciano, commesso, Rousseaustr. 82. Salario annuale frs. 3'800.-" (info di W. Portmann del 2015-2017).
Naturalizzato cittadino elvetico, viene schedato dalla polizia svizzera come anarchico e sottoposto a frequenti controlli, perché fa parte del dinamico gruppo libertario locale. Impiegato di commercio, frequenta nel 1938 gli ambienti rivoluzionari zurighesi, è apertamente favorevole ai repubblicani spagnoli e indicato come "un sovversivo noto e attivo" che non tralascia occasione "per rendersi utile al suo gruppo ed al suo partito".

Sottoscrive da Zurigo al Risveglio 16.1.1937 / e abbonato al Risveglio dal 1929 al 1937 /


Luzinano Giovanni Zingg (* 12. September 1894 o. 16. September 1895 in Chiavenna; † unbekannt).

Kommis, ab Nov. 1912-1913 Sekretär eines Jugendzirkels in Chiavenna. Als Gefreiter widersetzte er sich an der Karstfront am Isonzo den Befehlen seiner Vorgesetzten. Nach seiner im März 1917 erfolgten Flucht aus dem Militärgefängnis von Lecco in die Schweiz wurde er wegen „Verrats und Anstiftung zu Verbrechen“ zu einer lebenslänglichen Zuchthausstrafe verurteilt, die man nach der Nitti-Amnestie zu 15 Jahren Haft auf Bewährung reduzierte. 1919 Beteiligung an der Berliner „Vorwärts“-Besetzung und an der Einnahme von Dachau b. München durch die Rote Armee. 1920 emigrierte Z. erneut nach Zürich. Im Juni 1922 hielt er während eines Urlaubs in Chiavenna einen Vortrag über den anarchistischen Philosophen Gustav Landauer (1870-1919), der nach der Zerschlagung der Bairischen Räterepublik auf dem Stadelheimer Gefängnishof von den Weißgardisten brutal ermordet worden ist. 1923 gründete er mit drei jungen Schweizer Auswanderern in Mecking (heute Leandro N. Alem) am Oberen Paraná (Argentinien) eine anarchistische Kolonie. „Aber selbst in der Abgeschiedenheit jener Urwälder befindet man sich nicht „außerhalb“ des Staates, der
seine Fühler überall hin ausstreckt.“ Die „kleine und mittellose Vagabundenschar“ beschloss daher bereits im nächsten Jahr über Mexiko, Kalifornien und China nach Norden zu ziehen.1 1929 befand Zingg sich dann wieder in Zürich und bewegte sich in den dortigen revolutionären bzw. anarchistischen Kreisen. Der eingebürgerte Schweizer bezog bis 1937 Bertonis „Risveglio“, engagierte sich 1938 in der Spanienhilfe und galt der Polizei als „notorischer Subversiver“.


FONTI:

GB-ME // DBAI / Archivio Fonds Armand, correspondance reçue en provenance de l'étranger  - Paris / Complementi di info e scheda in tedesco a cura di Egon Günther del 3.3.2012 e di dicembre 2012 - tratto da Luciano Zingg, Ernest Bourquin, Olga Henni, Otto Scluess " Lettre de l'Argentine", L'en-dehors, No 29-30, 20.2.1924 / www.lombardiabeniculturali.it - a nome di Luciano Zingg / Risv. 16.1.1937 sottoscrizione / lettera di Zingg a Vanza del 24.11.1930 c/o CCV Bellinzona / info di WP 2015-2017/




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