Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 27/03/2024 - 11:25

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PEDUZZI Giovanni Battista

Impresario



Schignano (Como) 1854  (o 1853?) - Belgio ...

Domiciliato in Svizzera dal 1895, dapprima a Losanna VD, poi a Montreux VD.
Animatore del Circolo socialista italiano da lui stesso costituito a Losanna e poi espulso...

Incarcerato a Lugano TI, poi espulso dalla Svizzera con decreto federale del 27 maggio 1898, designato come uno dei responsabili delle "bande" degli italiani in Svizzera che volevano raggiungere l'Italia per i moti di Milano del maggio 1898 (ferito da una coltellata da un emigrato italiano a Faido - questi poi condannato a 8 anni di detenzione!). Come da suo desiderio, Peduzzi venne accompagnato da un agente ticinese al confine francese di Delle, ma respinto dalla polizia transalpina in quanto conosciuto come anarchico. Ricondotto nelle carceri di Porrentruy  JU,  dopo  pochi giorni  riesce comunque a raggiungere il Belgio.
(Altri 212 italiani che volevano raggiungere Milano saranno pure arrestati in Ticino, ma consegnati alle guardie regie, e poi condannati pesantemente).

"Visto il rapporto del procuratore generale della Confederazione del 23 maggio 1898, in cui risulta quanto segue.
Il nominato ... detenuto attualmente a Lugano, è stato uno dei promotori del recente movimento degli Italiani in Svizzera. Mediante discorsi violenti, ha incitato gli operai italiani, li ha impegnati a partire, ha organizzato e condotto le loro colonne e, nonostante tutto quello che si è cercato di fare affinché ritornino al loro luogo di partenza, ha cercato a dirigerli sulla frontiera italiana nell'intento di prestar soccorso ai moti appena scoppiati nel regime.
Su proposta del procuratore generale della Confederazione e del Dipartimento federale di Giustizia e polizia, applicando l'art. 70 della costituzione federale
[la Confederazione ha il diritto di espellere dal suo territorio gli stranieri che compromettono la sicurezza interna o estera della Svizzera]... decreta: "Peduzzi è espulso dal territorio svizzero" (trad. dal francese).


"Vu le rapport du procureur général de la Confédération du 23 mai 1898, d'où il résulte ce qui suit.

Le nommé... détenu actuellement à Lugano, a été l'un des promoteurs du récent mouvement des Italiens en Suisse. Par des discours violents, il a excité les ouvriers italiens, les a engagés à partir, a organisé et conduit leurs colonnes et, malgré tout ce qu'on a pu faire pour qu'ils s'en retournent à leur point de départ, a cherché à les diriger sur la frontière italienne dans l'intention de prêter secours aux émeutes qui venaient d'éclater dans le royaume.
Sur la propostition du procureur général de la Confédération et du Département fédéral de Justice e Police, en application de l'art. 70 de la constitution fédérale
[La Confédération a le droit de renvoyer de son territorire les étrangers qui compromettent la sûreté intérieure ou extérieure de la Suisse]...  arrête: "Peduzzi est expulsé du territoire suisse...".


FONTI:

GB / Decreto-Arrêté du Conseil fédéral, 27.05.1898 / Claudio Manella in "Le bande svizzere, 1898: italiani in rivolta", Mursia 1998 / Gazette de Lausanne, 8.12.1900 / Gazzetta ticinese 16.5- 23.5-28.5.1898 (e segg.), Journal de Genève 28.5.1898, 12.6.1898 / Marc Vuilleumier, "Mouvement ouvrier et immigration au temps de la II Internationale...", 1997 /




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