Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 27/03/2024 - 11:25

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MEDRI Antonio Giovanni

Sarto



con la moglie Elena 

 

Gatteo (FO) 23.6.1890 - Zurigo ZH 21.4.1978.
Sposato a ZH il 19.8.1930 con Elena Maria Testa (nata il 19.8.1897)
 

In Svizzera dal 1913, membro del Gruppo anarchico di Zurigo almeno dal 1918 o 1919.
Abbonato regolare e sottoscrizioni al Risveglio anarchico dal 1920 al 1928;  morte del padre in Italia in Réveil 4.2.1928; contribuisce pure a Pensiero e libertà in Risv. 22.12.1923; pro vittime insurrezionali in Risv. 18.9.1920.

Fervido antifascista fu fondatore della "Mansarda", della Scuola libera italiana, animatore sin dall'inizio, e presidente onorario, della colonia di Zurigo e poi nel dopoguerra presidente della Federazione delle colonie libere italiane (FCLI) dal 1958 al 1971.

Gestiva a Zurigo in quanto sarto un negozio di abbigliamento.

Risulta ancora schedato dall'Italia con altri sovversivi nel 1940.

I funerali di un socialista (Libera stampa - 28.4.1978)
Nel pomeriggio a Zurigo, alle ore 14, al crematorio Nordheim, si svolgono i funerali di Giovanni Medri. La sera, alla Casa d’Italia si terrà una pubblica onoranza.
Giovanni Medri (88 anni), sociali­sta, era il presidente onorario della federazione delle colonie libere italia­ne in Svizzera. Se n'è andato dopo breve malattia: una di quelle che non lasciano più alzarsi dal letto. L’hanno assistito il figlio Mario e tutti i suoi “figli e figlie” delle colonie lbere.
Non era soltanto il presidente e il pioniere, un omaggio e un simbolo, era il punto di riferimento unitario e la figura paterna della principale associazione dell’emigrazione italiana.
Giovanni Medri arrivò in Svizzera il primo marzo 1913. Qui ha fatto una stagione e un’esperienza durate una vita. Sarto di professione, non ha soltanto cercato clienti da vestire e fatture saldate puntualmente. Socialista d’istinto, di quelli col cuore, non di coloro che ci ragionano sù, poiché sanno che bisogna mettersi dalla parte di chi sta peggio e combattere sempre contro le ingiustizie, si è buttato in politica durante gli anni difficili. Non s’è limitato a votare o a ritirare la tessera. E’ stato militante antifascista, “contro” nell’azione non soltanto a parole. Ha collaborato a fondare diverse associazioni antifa­sciste: il club la Mansarda, la scuola libera e la colonia libera.

Nel dopoguerra, ha collaborato a rilanciare la federazione delle colonie libere italiane, di cui è stato presi­dente dal 1958 al ’71. Negli anni della pensione si è fatto da parte ma non si è tirato indietro: ha gestito l’assistenza italiana, l’ente di solidarietà con gli emigrati bastonati dalla vita.
Nel 1976, gli è stato attribuito il premio Pestalozzi, con questa moti­vazione: “Giovanni Medri ha incarna­to, in tutta una vita spesa umilmente e coerentemente al servizio dell’emi­grazione, gli ideali di libertà, giusti­zia, fratellanza ed elevamento cultu­rale e spirituale, che hanno sorretto il processo storico del popolo italiano dal risorgimento alla resistenza”.


FONTI:

GB / Enzo Misefari / Ministero dell'Interno, div. polizia politica, Roma, No 500.11198, 27.04.1940 / [inserito come repubblicano nel Casell.polcentr. di Roma - non visionato] / Federazione colonie libere, Zurigo / Libera stampa, 28.4.1978, 30.6.1972, 11.10.1968, 5.3.1920, 28.4.1978 / Réveil 4.2.1928 + abbonamenti anni venti... vedi testo /




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