Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera








ultimo aggiornamento: 29/04/2025 - 18:53

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ZULIANI Ausonio (Antonio)

Operaio tessile, fabbro, insegnante



Serrurier



Tempeste sociali. Dramma sociale in 3 atti, con prol. in versi martelliani  | Ausonio Zuliani

Schio (Vicenza) 29.03.1882 - Lecco (LC) 11.02.1966
Sposato con Clorinda Mazza. Una figlia Margherita, nata nel febbraio 1916.

Nato in una famiglia poverissima (era l'ultimo di 17 fratelli), trascorre a Schio l'infanzia e l'adolescenza, lavorando come operaio tessile in una delle tante aziende del settore presenti nella zona. Nei dintorni di Schio sono infatti ambientati i primi due atti del suo dramma "Tempeste sociali" scritto a sostegno di Masetti.
[la nipote Clara Tacchi].

Residente a Wädenswil ZH almeno dal 1903.
Effettivamente si ha testimonianza dal 3 dicembre 1903 quanto partecipa a una sottoscrizione per Il Libertario di La Spezia e pubblica un breve articolo in cui descrive la situazione dei radical-socialisti al governo cantonale da cinque anni. Qualche settimana dopo appare una chiara presa di adesione all’ideale anarchico seguiranno altri articoli su diversi temi, da ciò si deduce che Zuliani fu collaboratore del settimanale di La Spezia. Nel Canton Zurigo, Zuliani diffonde il settimanale Il Libertario dal 12 maggio 1904 come attestato dal versamento di 7 lire per pagamento copie, attività che proseguirà. Per dare una indicazione quantitativa il costo di vendita era di 10 centesimi all’estero, per cui Zuliani ne ha vendute 70 e il doppio in agosto. Il settimanale è fondato nel luglio del 1903 da Pasquale Binazzi, con cui Antonio avrà frequenti contatti. Zuliani fa parte di quei “compagni italiani … piuttosto numerosi e dagli operai italiani sono assai ben voluti per il disinteresse e la sincerità che in molte lotte contro capitalisti hanno dimostrato e seguitano a dimostrare” e deve aver affrontato “una guerra più o meno palese da parte delle autorità come da parte di cittadini i più retrogradi”. Nonostante ciò sono attivi “a Zurigo, Winiertur [sic. Winterthur], Schauffausen [in italiano Sciaffusa], Losanna ecc. … rappresentano dei lavori sociali, diffondono giornali e opuscoli; tengono ogni sabato delle riunioni, dove avvengono serie ed importanti discussioni.” (Pasquale Binazzi, La Svizzera e gli anarchici, Il Libertario 6 luglio 1905, pag 2, 3). Sempre su Il Libertario Zuliani pubblica la prima parte del resoconto del Convegno anarchico comunista del 31 maggio - 1 giugno 1913 tenutosi a Zurigo.
[info di Giancarlo Martina]

Collaboratore anche del Risveglio anarchico di Ginevra, viene arrestato a Wädenswil il 6 giugno 1913 per un  manifesto "29 luglio" pubblicato l'anno precedente -, e inviato come denuncia anonima alla polizia (manifesto che sostiene l'atto di Bresci per l'uccisione del re Umberto I) e per un volantino per un incontro antimilitarista. Ma forse tra le cause principali dell'espulsione fu anche la sua attività nel movimento operaio locale, in particolare in quanto animatore del boicottaggio (o sciopero?) nel 1913 in una fabbrica tessile in cui lavorava anche la sua compagna.
Detenuto a Zurigo, viene poi espulso dalla Svizzera per apologia di reato con Decreto del Consiglio federale del 24 giugno 1913.
Parte per Parigi l'8 luglio 1913. In difficoltà, i compagni in Svizzera non mancheranno di inviargli un contributo (per es. vedi Le Réveil anarchiste,  5.9.1914).

Tratto da Il Risveglio anarchico di Ginevra, 29.6.1913, a firma Alcuni operai:
"Venerdì 6 corrente venne arrestato l'operaio A. Zuliani sotto l'imputazine di propaganda anarchica. Si prese a pretesto un manifesto da lui poligrafato e distribuito il 29 luglio dello scorso anno, più l'originale d'un semplice invito ad una conferenza antimilitarista, originale che, dimenticato dal tipografo di Zurigo all'ufficio postale, andò a finire alla caserma di polizia. Questa la versione ufficiale.
Ma poiché la compagna del Zuliani, pure imputata di propaganda anarchica sul lavoro, dovette subire una perquisizione in casa sua ed un interrogatorio a Zurigo, è facile arguire che in questa odiosa faccenda c'entra la Direzione dell'opificio in cui essa lavora. Ecco per ora quanto siamo in grado dire.
Tra il personale dello Stabilimento di Tessitura AG di Wädenswil, composto in gran parte d'italiani [....] serpeggia da parecchi anni un malcontento più che giustificato  dalla prepotenza dei capi e dalla cattive paghe. Tutti i tentativi fatti dalla locale sezione Arti Tessili per riunire gli operai ed addestrali alla lotta riuscirono vani. Invero, la gran parte degli operai di questa località ama meglio denigrasi e farsi la spia a vicenda, che non il procurarsi un po' di istruzione ed alzare il capo alla luce delle nuove idealità sociali.
Nel febbraio scorso, in una riunione abbastanza numerosa, venne lanciata l'idea del boicottaggio contro la fabbrica,e ciò per scuotere l'apatia operaia e come principio di agitazione, intesa a fiaccare la resistenza padronale, che contava sulla esuberanza della mano d'opera. Si pubblicarono parecchie centinaia di manfiesti, che vennero spediti nei centri lanieri, e si fecero inserire appositi comunicati. L'effetto fu dei migliori; basti dire che in 4 mesi solo due ardirono a fare i crumiri, ma dopo un giorno dovettero abbandonare il lavoro; altri appena giunti preferirono ripartire. Nel frattempo le riunioni e le conferenze si ripetevano [...], vennero banditi i pettegolezzi e spianate le divergenze politiche; nella lotta non ci sono né socialisti né anarchici, ma bensì dei ribelli contro il comune nemico [...].
L'anima del movimento era l'amico Zuliani, bisognava dunque colpire lui, ciò che evidentemente fu fatto. La polizia era in possesso del manifesto "29 luglio", che una vilissima spia le fece pervenire l'anno scorso, con a tergo una denunzia anonima. Da qui l'arresto e, lo prevediamo l'espulsione [...].
Egli si trova da venti giorni nelle carceri di Zurigo, sorvegliato... come un bandito. Ci venne riferito che dovette sottoporsi alla "misurazione antropometrica. Se questo è vero, è il colmo della viltà e del grottesco".
Nota della redazione de Il Risveglio [prob. Luigi Bertoni]: "Se questo è vero... Oh ingenui compagni, più che vero! Il contrario solo mi stupirebbe, avendo dovuto subire due volte la misurazione!".

Il suo dramma "Tempeste sociali" in tre atti venne presentato a Zurigo (Risv. 10.1.1914) in favore dell'anarchico Masetti i primi due atti, mentre l'azione del terzo atto si svolge nel reclusorio di Volterra.

"Il dramma conobbe in seguito altre due edizioni, nel 1915 e nel 1921, segno evidente di un grande interesse. [...] Rientra in Italia nel corso della guerra, probabilmente a Valdagno (VI) dove nacque nel febbraio 1916 la sua unica figlia, Margherita Zuliani, poi sarà a Bergamo e nel 1925 si trasferisce con la famiglia a Lecco, dove trova lavoro come insegnante di materie tecnico-pratiche nella Scuola A. Stoppani e di Disegno tecnico presso una scuola serale". Persona molto apprezzata, "partecipa attivamente alla vita collettiva di Lecco come giornalista, fotografo e appassionato alpinista. Scalò in più riprese le vette delle montagne lecchesi (Grigna, Resegone), cimentandosi però anche in escursioni più impegnative (Cervino, Bernina). Pubblicò numerosi articoli riguardanti le sue ascensioni nelle riviste del CAI e del TCI e su settimanali locali (Il Resegone, il Prealpino). Furono pubblicate anche molte sue fotografie, aventi per oggetto le montagne, soprattutto lecchesi. Alcune di esse sono state recentamente esposte in due mostre allestite a Lecco" .
[la nipote Clara Tacchi].


FONTI:

GB // Gazette de Lausanne 28.6.1913 per l'espulsione - decreto del 24.6.1913 per apologia di reato commesso il 29.7.1912 / Risveglio anarchico suo art. 9.10.1909 e 20.07.1912, 15.3.13 invito per il Convegno degli anarchici italiani in Svizzera / per l'espulsione: Risv. 15.6.13, 29.6.13, 12.7.1913, 26.7.13 - 10.1.1914 / Voix di Peuple 25.2.1911 - 5.6.1913 /Caisse de secours aux victimes politiques in suo favore vedi Réveil anarchiste del 5.9.1914 / info della nipote Clara Tacchi, in particolare dal rientro in Italia, precisazioni data nascita e decesso, ecc. del 8-9-10-12.05.2019 / Archivio federale Berna: E4320B#1974/47#234*, Zuliani Ausonio, nato nel 1882, non visionato! / Rivista A, aprile 2004 / Info di Giancarlo Martina, 6 marzo 2025, riguardante Il Libertario 1903, 1904, 1913 /
[CPC Roma: colore politico  anarchico, condizione/mestiere/professione  fabbro, meccanico, annotazioni riportate sul fascicolo radiato, busta 5610, fasc. 045916, nel fascicolo è presente scheda biografica - 1905-1933 ... non  visionato]




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